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  • Una riflessione sugli eventi accaduti in Francia

    Mentre scrivo queste righe il dramma francese ha appena raggiunto un epilogo sanguinoso, con la morte dei due uomini che hanno assassinato lo staff di Charlie Hebdo. Come in una tragedia greca, questo epilogo era inevitabile. Realisticamente, non poteva finire in alcun altro modo. Questi tre giorni di grande tensione, tali da catturare l’attenzione del mondo intero, si sono risolti con venti morti, un numero impreciso di feriti e una nazione sotto shock.

  • Gli Usa ristabiliscono le relazioni con Cuba – Un cambiamento di tattica per raggiungere lo stesso obiettivo.

    Mercoledì, 17 dicembre, gli Stati Uniti hanno ammesso che il proprio tentativo di costringere Cuba alla sottomissione è fallito. Ciò dovrebbe essere visto come una vittoria per la Rivoluzione cubana e la sua resistenza contro l'attacco implacabile della potenza imperialista più forte sulla terra, a soli 90 chilometri di distanza dalle sue coste.

  • Usa - Per farla finita con il razzismo e la brutalità della polizia, facciamola finita col capitalismo!

    La “speranza in cui poter credere”, di cui parla sempre Obama, ha rivelato il suo volto più minaccioso e violento. L’assassinio extragiudiziale di Michael Brown, Eric Garner e del dodicenne Tamir Rice, tutti maschi neri e disarmati uccisi da poliziotti bianchi, ha creato una tempesta emotiva nel paese, presto sfociata in rabbia e in proteste di una dimensione che non si vedeva negli Stati Uniti da molti anni.

  • Sciopero generale, che succede da domani?

    Il volantino che diffonderemo in tutta Italia il 12 dicembre

  • Sinistra classe rivoluzione è nata!

    Oltre 150 compagni e compagne da 25 città diverse hanno affollato, dal 6 all'8 dicembre, la sala del Circolo Arci el Pueblo, di Pero (Milano) per la Conferenza nazionale di . Questo è il nome che la tendenza marxista ha deciso di darsi nel corso della Conferenza.

  • Economia mondiale: il capitalismo sbanda da una crisi all’altra

    “A sei anni dal crollo finanziario che ha messo il mondo in ginocchio, suona nuovamente il campanello d’allarme nella torre di controllo dell’economia globale”. Affermazioni così agghiaccianti possono avere un suono familiare per i nostri lettori più assidui.

  • Italia: Il re è già nudo

    Matteo Renzi non avrebbe mai immaginato che, a soli sei mesi dalla vittoria alle elezioni europee, il suo destino fosse quello di essere contestato ai quattro angoli del paese, ovunque si presenti in pubblico.

  • Il risveglio rivoluzionario del Burkina Faso

    Giovedì 30 Ottobre in Burkina Faso, paese dell’Africa occidentale, è esploso un vero e proprio movimento rivoluzionario, con decine di migliaia di persone che hanno preso d’assalto il parlamento insieme ad altri palazzi governativi, dandoli alle fiamme, saccheggiando gli uffici governativi e obbligando i politici a rifugiarsi all’estero, compreso colui che per lungo tempo ha governato il paese, Blaise Campaoré.

  • La Scozia ha bisogno di una rivoluzione!

    La campagna per il Referendum ha trasformato il panorama politico in Scozia. È stato un momento decisivo. Un terremoto la cui onda d’urto ha sconquassato l’establishment capitalista britannico. Di seguito riportiamo una dichiarazione pubblicata per la prima volta in Revolution, speciale scozzese della TMI .

  • La vittoria di Evo, delle nazionalizzazioni e di un MAS differente

    Evo Morales ha stravinto le elezioni nazionali del 12 ottobre in Bolivia. Il quotidiano inglese The Guardian, un tempo testata vicina ai laburisti oggi di orientamento Liberal Democratico, ha pubblicato un articolo dal titolo “Evo Morales dimostra che il socialismo non distrugge l’economia”. Pablo Iglesias di PODEMOS e altri dirigenti internazionali dichiarano di prendere Morales a modello, per essere riuscito a “disciplinare i capitali finanziari”.

  • Messico in fiamme: la lotta del Politecnico nazionale (Ipn)

    Il governo reazionario di Peña Nieto continua ad attaccare i diritti di giovani e lavoratori con le sue politiche neo-liberiste. Ad essere sotto attacco questa volta è il sistema di istruzione pubblica. Al centro degli attacchi e delle conseguenti mobilitazioni studentesche troviamo le Scuole Normali Rurali e l’Istituto Politecnico Nazionale di Città del Messico (IPN), istituzioni frutto delle lotte rivoluzionarie del popolo messicano.

  • Kobane sotto minaccia di massacro - Lottiamo contro l'imperialismo! Difendiamo il popolo curdo!

    Le forze dell’ISIS stanno calando sulla città assediata di Kobane sul confine turco-siriano. Migliaia di curdi terrorizzati sono fuggiti in Turchia nel tentativo disperato di recuperare approvvigionamenti e rinforzi, per trovarsi però bloccati dall’esercito turco che sta impedendo a rinforzi, armi e rifornimenti di attraversare la frontiera. Mentre il resto del mondo sta a guardare, la gente di Kobane è sotto la minaccia di un indicibile bagno di sangue.

  • Irak: Imperialismus, Fundamentalismus und die Krise der Nationalstaaten

    Die Krisen des Irak und anderer Staaten im Nahen Osten haben eine neue Qualität. Roberto Sarti zeigt, wie Fundamentalismus mit Imperialismus zusammenhängt und beide zum Zerfall der Nationalstaaten in dieser Region führten.

  • Il pantano mediorientale e la lotta del popolo curdo

    La città curdo-siriana di Kobane sta per cadere. In queste ultime settimane i combattenti curdi hanno fatto fronte praticamente da soli agli attacchi dell'Isis, che ormai controlla tre delle quattro vie di accesso alla città. Nonostante tutti i proclami, l'Occidente assiste immobile a questo scempio.

  • Lezioni del referendum in Scozia

    E’ appena finita la campagna referendaria in Scozia. Ora, mente fredda, bisogna trarne le necessarie conclusioni. La cui prima e più importante è che questo evento rappresenta un netto punto di svolta nello sviluppo della lotta di classe in Scozia e nel resto della Gran Bretagna.