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Gran Bretagna: dal sostegno a Jeremy Corbyn nasce un nuovo movimento politico
Il 14 agosto si aprono le votazioni per eleggere il nuovo leader del Partito laburista in Gran Bretagna. Le procedure di voto termineranno il 10 settembre e due giorni dopo sarà annunciato il vincitore. Per la prima volta nella storia del Labour party, il segretario del partito sarà eletto con un sistema del tutto simile alle elezioni primarie nostrane. Oltre agli iscritti al partito, chiunque potrà partecipare al voto, iscrivendosi come «Labour supporter» e versando 3 sterline. Il sistema, architettato dalla destra blairiana per diluire il peso degli attivisti nella marea dei votanti del partito, sta creando non pochi problemi all'establishment. Jeremy Corbyn, deputato della sinistra,
...Repressione poliziesca a Città del Messico - Feriti milianti della Tmi
Il 26 agosto, al termine della manifestazione a sostegno dei 43 studenti di Ayotzinapa desaparecidos per responsabilità dello stato 11 mesi fa, la polizia di Città del Messico ha attaccato un gruppo di attivisti di ritorno a casa, ferendo molti di loro.
La lezione greca: il fallimento del riformismo
Il Primo Ministro greco Alexis Tsipras ha appena annunciato le proprie dimissioni. Ha perso la maggioranza in Parlamento e Syriza si è spaccata, col leader della sinistra di Syriza Lafazanis che ha lanciato un nuovo partito, Unità Popolare. In un discorso televisivo la scorsa notte Tsipras ha dichiarato che il governo di Syriza avrebbe rassegnato le proprie dimissioni e convocato nuove elezioni. Ha dichiarato anche che altre battaglie attendono il popolo greco, ma che la Grecia ora si impegna ad "onorare" gli impegni presi con l'ultimo pacchetto del cosiddetto salvataggio. Cosa significa?
Grecia: una umiliante capitolazione che non funzionerà
L’accordo imposto alla Grecia nelle prime ore del 13 Luglio, dopo un Eurosummit durato tutta la notte, non può essere che definito una umiliante capitolazione. La Grecia ha di fatto rinunciato alla propria sovranità in favore della Troika, in cambio di un nuovo salvataggio vincolante e una vaga promessa che forse, un giorno, sarà presa in esame una ristrutturazione (ma non una cancellazione) del debito. Ma questo accordo non funzionerà. Distruggerà politicamente Tsipras e Syriza e farà sprofondare la Grecia in una recessione ancora più profonda. Inoltre, ha fatto emergere profonde spaccature nell’Unione Europea.
Grecia – Il parlamento approva le imposizioni della Troika, il governo perde la maggioranza, Syriza si ribella
Solo dopo la mezzanotte del 15 luglio il parlamento greco ha alla fine approvato una legge onnicomprensiva che contiene tutte le “misure preliminari" richieste dalle istituzioni. La votazione è stata accolta con scioperi, manifestazioni e da una ribellione da parte di 38 deputati Syriza, insieme all'opposizione della maggioranza dei membri del Comitato centrale del partito.
Filosofia marxista e scienza moderna - Introduzione all'edizione in e-book de La rivolta della ragione
In occasione del ventesimo anniversario della prima pubblicazione de La rivolta della ragione - filosofia marxista e scienza moderna, siamo orgogliosi di annunciare la sua prossima ripubblicazione in inglese in e-book presso Wellred Books. Ecco l’introduzione alla nuova edizione in questo formato.
Referendum 5 luglio - La Troika vuole la testa di Tsipras
Con l'avvicinarsi del referendum, la polarizzazione politica sta raggiungendo livelli mai visti prima in Grecia. Gli eventi delle ultime 48 hanno rivelato l'impostura della democrazia borghese; la Troika non è disposta ad accettare alcuna concessione suggerita dal governo greco, e chiede a gran voce la rimozione di Tsipras.
Grecia, referendum del 5 luglio - Votare no! Respingere l'ultimatum della troika, rompere col capitalismo
Venerdì 26 giugno, in un discorso televisivo alla nazione, il Primo ministro greco Tsipras ha annunciato che sottoporrà al giudizio di un referendum popolare domenica prossima, 5 luglio, l'ultimatum della troika. Si apre una nuova fase della crisi greca.
FESTA ROSSA 2015 - MODENA 24-28 GIUGNO
La tangentopoli cilena rilancia le lotte studentesche e operaie
Il governo di Michelle Bachelet sta bruciando le opportunità concesse dai lavoratori e dagli studenti cileni. La crisi sta cominciando a farsi sentire con maggior forza troncando le speranze di riforma che la Nuova Maggioranza, dalla DC fino al Partito Comunista Cileno, aveva raccolto. Le mobilitazioni studentesche e operaie e la repressione riappaiono accompagnate da una polarizzazione crescente nella società cilena.
Il referendum in Irlanda e le sue implicazioni rivoluzionarie
Gli irlandesi hanno votato in modo schiacciante per l’uguaglianza matrimoniale, facendo dell’Irlanda la prima nazione a stabilirla tramite le urne. Questa è una vittoria del futuro sul passato, del giovane sul vecchio, della ragione sull’ignoranza, delle aree urbane che guardano avanti sull’arretrata Irlanda rurale.
Spagna - Dopo le elezioni del 24 maggio: “E ora, che fare?”
La classe dominante spagnola e i suoi rappresentanti politici di destra hanno ricevuto un colpo molto duro che li ha lasciati del tutto sconcertati e perplessi. Prevedono uno scenario da incubo per i loro interessi, con la prospettiva che quattro delle cinque maggiori città del paese, compresa la capitale, Madrid, vengano governate da PODEMOS e forze alleate ad esso.
Elezioni in Gran Bretagna - I conservatori restano al potere, un disastro per i lavoratori
Oggi, le grandi imprese ed i pezzi grossi della City di Londra festeggiano la loro vittoria coi loro amici del Partito Conservatore, i Tories. Si stappano le bottiglie di champagne mentre i dividendi s'innalzano. Il partito dei ricchi è di nuovo in sella, e con una maggioranza inaspettata alla Camera dei Comuni (la camera bassa del Parlamento britannico).
Il regno della menzogna e dell'ipocrisia. Sulla strage nel Mediterraneo
Più di 700 morti e una cascata di dichiarazioni ipocrite e stupidaggini di vario tipo. Come sempre l'immigrazione è un tema che accende e scalda gli animi: ad ogni strage non mancano i falsi cordogli e le sparate di quel razzismo che ispira l'attuale politica migratoria. Una politica che prima provoca centinaia di morti e poi lucra sull'ecatombe agitando lo spauracchio dell' “invasione”.
Ucraina - La lotta degli oligarchi per la spartizione del bottino
La cosiddetta “Rivoluzione di Maidan” doveva essere a sostegno della democrazia e dei valori occidentali, contro la corruzione e l’oligarchia. Il risultato è stata la sostituzione del dominio di un gruppo di oligarchi con quello di un altro gruppo e adesso quelli che hanno beneficiato del cambiamento si fanno la guerra a vicenda per spartirsi il bottino.
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