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  • Gli attentati terroristici di Bruxelles – A cosa condurranno?

    Stamattina abbiamo visto ancora una volta una strage spietata di persone innocenti. I marxisti condannano queste azioni di terrorismo allo stesso modo in cui condannano le stragi di migliaia di persone in Siria e negli altri paesi devastati dalla guerra. La questione è: come possiamo porre fine a questa barbarie?

  • Libia, Siria, Iraq – No alla guerra imperialista!

    Tutto è pronto per l’intervento militare italiano in Libia. Il 25 febbraio scorso si è riunito al Quirinale il Consiglio supremo di Difesa che ha deciso di avviare la predisposizione del contingente italiano. Ashton Carter, capo del Pentagono, ha già fornito la benedizione a una coalizione guidata da Roma.

  • Il fenomeno Sanders: cosa significa e dove sta andando?

    Nonostante sia stata ampiamente pronosticata, la vittoria schiacciante di Bernie Sanders alle primarie del New Hampshire ha prodotto ondate di choc. Dopo aver perso per poco nello Iowa (ed è molto probabile che il risultato sia stato truccato), Sanders ha battuto Clinton con un margine di più di 20 punti percentuale martedi scorso. Questo risultato  ha prodotto smarrimento fra i commentatori. È successo qualcosa che non doveva succedere.

  • Che cos’è il nazionalsocialismo?

    Gli spiriti semplici credono che la condizione regale consista nella persona del re, nel suo mantello di ermellino e nella sua corona, nella sua carne e nel suo sangue. In realtà, questa condizione regale è un rapporto tra uomini. Il re è re solo perché nella sua persona si riflettono gli interessi e i pregiudizi di milioni di uomini. Quando questi rapporti sono ripudiati dal corso della storia, il re diviene un personaggio consunto, dal labbro pendente. In proposito si potrebbe chiedere le sue impressioni ancora vive a colui che una volta era chiamato Alfonso XIII1.

  • L’Europa del Capitale è a pezzi

    Senza Schengen l’Unione europea è minacciata nelle fondamenta”, afferma il presidente della Commissione europea, Juncker.

  • Riformismo, rivoluzione e la crisi del capitalismo Usa

    In questi giorni, sembra che quasi tutti siano diventati socialisti in un modo o nell’altro. Non era senz’altro questa la situazione quando Socialist Appeal è stato fondato, quindici anni fa. Certo, ciò che la maggior parte della gente intende con “socialismo” al momento è lontano dalla concezione pienamente rivoluzionaria che difendiamo nel nostro programma; tuttavia, questo segna pur sempre un cambiamento spettacolare nelle coscienze.

  • Nazionalismo, Movimento Pan-Arabo e Ruolo dei Partiti Comunisti. Alcuni Cenni Storici Sulla Rivoluzione Coloniale nel Mondo Arabo

    A 25 anni dalla prima invasione imperialista dell'Iraq, ripubblichiamo questo testo, – disponibile anche all'interno dell'opuscolo "La rivoluzione araba. Ieri, oggi, domani". L'articolo, ripercorrendo la storia dei movimenti nazionalisti arabi, spiega il ruolo giocato dai tradimenti e dalle oscillazioni dei partiti della sinistra araba nell'indebolimento delle forze laiche e progressiste e nell'ascesa del fondamentalismo islamico.

  • La proposta di Podemos di un governo di coalizione smaschera le reali intenzioni della classe dominante

    La proposta di Podemos di formare un governo “di progresso” con i partiti che raccolgono un elettorato di sinistra, ha rovesciato tutto il circo montato dietro il processo di investitura del nuovo governo. Il fatto che tutta la situazione politica spagnola stia girando attorno a tutto ciò che dica o faccia chi è rappresentato in parlamento con il venti per cento (ovvero il raggruppamento di Podemos, Izquierda Unida e alleati, in tutto 71 deputati), la dice lunga sul fatto che il restante ottanta per cento abbia una base di appoggio sociale molto fragile, mentre al contrario Podemos e alleati siano molto più solidi da questo punto di vista e con margini

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  • I lavoratori Goodyear ed Air France criminalizzati – Un appello per la solidarietà Internazionale

    Il 12 gennaio, otto ex dipendenti della Goodyear, tra cui cinque delegati del Confédération Générale du Travail (CGT, una dei più grandi confederazioni sindacali di Francia), sono stati condannati a due anni di prigione, di cui almeno 9 mesi da scontare in carcere.

  • Danimarca – Controlli alle fronterie e tendopoli per i profughi, i sintomi di un sistema in crisi

    L’Anno nuovo in genere si festeggia brindando con lo champagne, pieni di buoni propositi e speranze. Ma non c’è molta speranza e ottimismo nei media danesi. Il nuovo anno è iniziato con l’introduzione del controllo dei passaporti al confine tra Danimarca e Svezia. Era dal 1954 che non era necessario mostrare i documenti tra i due paesi scandinavi: per più di 60 anni si poteva viaggiare liberamente. Un segnale estremamente indicativo della situazione all’alba del 2016.

  • La Cina e l’economia mondiale nel 2016: “Vendere tutto!”

    Meno di un quarto d’ora dopo l’apertura, il mercato azionario cinese è stato chiuso da un blocco automatico della contrattazione. La settimana precedente il meccanismo era scattato due volte a causa dei rapidi crolli di oltre il 7%. Questo meccanismo denominato “circuit-breaker” è stato imposto dal governo solo 5 mesi fa, in seguito a perdite altrettanto drammatiche. Ora il governo ha sospeso questa misura, non perché abbia ritrovato la fiducia, ma come ulteriore fattore di panico.

  • La nostra uscita da Rifondazione comunista

    La caratteristica più evidente della situazione italiana è l’assenza di una forza politica, di un partito che sia un riferimento credibile per i lavoratori e gli sfruttati. Allo stato comatoso della sinistra politica si accompagna inoltre la profonda crisi di strategia della Cgil, incapace di opporsi all’offensiva di Renzi e di Confindustria.

  • 2016, un mondo col fiato sospeso

    “Addio al Vecchio, benvenuto al Nuovo”. Questo è sempre stato l’incoraggiante messaggio di fondo del Capodanno. Ma fra tutte le feste e le bottiglie stappate di champagne, non è stato fornito alcun segno di speranza od ottimismo rispetto al futuro da parte della classe dominante e dei suoi strateghi. Al contrario, gli editoriali della stampa borghese sono colmi di pessimismo e cattivi presagi.

  • Le elezioni in Spagna – Un colpo al sistema

    Uno dei portavoce del Partido popular, il partito di destra che era al governo in Spagna fino a ieri, appena sono stati resi noti i risultati elettorali ha descritto la Spagna come “ingovernabile”. È una definizione appropriata del paese, in questo momento.

  • Venezuela: la controrivoluzione vince le elezioni

    Nella tarda notte del 6 dicembre, il Consiglio elettorale nazionale Venezuelano ha comunicato i risultati provvisori ma conclusivi delle elezioni parlamentari. Il MUD, l’opposizione contro-rivoluzionaria, ottiene 99 seggi contro i 46 del PSUV bolivariano, con altri 22 da assegnare. Si tratta di una grave battuta d’arresto ed è nostro dovere analizzare le ragioni e spiegare le probabili conseguenze.