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Bolivia – Prospettive di resistenza al golpe
Pubblichiamo questa analisi scritta lunedì scorso dai compagni della sezione boliviana della Tendenza marxista internazionale. Le prospettive delineate in questo articolo si sono confermate nelle loro linee fondamentali. La repressione continua, mentre due giorni fa il gruppo parlamentare del MAS ha stretto un accordo con il governo golpista di Añez per eleggere una nuova presidenza della camera e ha proposto un progetto di legge per la convocazione di nuove elezioni (senza Evo), che inizia con il riconoscimento della legittimità del governo golpista.
Gran Bretagna: cresce la marea Corbyn – Possiamo vincere!
Queste elezioni politiche segneranno una svolta fondamentale in Gran Bretagna e avranno implicazioni colossali a livello internazionale.
Cile – L’accordo tra governo e opposizione è una trappola costituzionale
Un accordo tra il partito al potere e tutti i partiti dell’opposizione (ad eccezione del Partito comunista) sul percorso per una nuova costituzione è stato annunciato stamattina presto.
Bolivia – Un colpo di stato reazionario costringe Evo Morales alle dimissioni
Il 10 novembre alle 4.50 del pomeriggio, il presidente boliviano Evo Morales ha annunciato le sue dimissioni. È stato il culmine di un colpo di stato che si stava preparando da tempo. Un ammutinamento della polizia, i tiratori scelti che sparano contro i minatori, un rapporto dell’Osa (Organizzazione degli stati americani) che mette in dubbio la validità delle elezioni e infine l’esercito che “suggerisce” a Evo che dovrebbe dimettersi sono solo gli atti finali nel fine settimana. Ci siamo opposti a questo colpo di stato sin dall’inizio, sottolineando allo stesso tempo come ne siano state poste in precedenza le premesse.
Napoli – Alan Woods replica il successo di Milano e Bologna!
Più di 70 persone hanno partecipato all’assemblea con Alan Woods a Napoli, tenutasi il 7 novembre alla Città del Sole. L’assemblea, dopo quella di Milano e Bologna, era la terza del tour organizzato da Sinistra Classe Rivoluzione con il dirigente della Tendenza marxista Internazionale, di cui SCR è la sezione italiana.
Anche a Roma Alan Woods riempe la sala per l’assemblea #revolutionforfuture!
Oltre cento persone, sfidando una giornata di pioggia torrenziale, sabato 9 novembre hanno partecipato all’assemblea con Alan Woods al Centro Congressi Cavour a Roma. L’ultima iniziativa del dirigente della Tendenza Marxista Internazionale è stata un successo ed ha chiuso nel migliore dei modi in suo tour in Italia.
“Viva la Rivoluzione socialista mondiale” – Entusiasmo alle stelle per Alan Woods all’assemblea di Bologna
La sala principale del circolo Arci Guernelli (che ringraziamo per l’ospitalità) ieri sera era stracolma per l’assemblea Revolution for future, introdotta da Alan Woods, segretario della Tendenza marxista internazionale, in Italia in questi giorni per un tour che, dopo Milano e Bologna, toccherà anche Napoli e Roma.
Grande successo della prima assemblea in Italia di Alan Woods!
Oltre 100 persone hanno partecipato martedì 5 novembre alla prima assemblea del ciclo di quattro eventi che vedrà durante la settimana la presenza di Alan Woods a Milano, Bologna, Napoli e Roma.
Rivoluzione mondiale
“Uno spettro si aggira per l’Europa”. Gli autori del Manifesto del Partito Comunista proclamavano con questa frase celebre l’alba di una nuova fase per la storia dell’umanità. Questo avveniva nel 1848, un anno di insurrezioni rivoluzionarie in Europa. Ma ora questo spettro si aggira, non soltanto in Europa, ma in tutto il mondo. È lo spettro della rivoluzione mondiale.
Nè la repressione, nè le false concessioni hanno fermato l’insurrezione cilena!
Più di un milione di persone hanno manifestato a Santiago del Cile lo scorso venerdì, 25 ottobre, in quella che è stata chiamata #LaMarchaMásGrandedeChile (la più grande marcia del Cile). E certamente lo è stata, essendo stata più grande della manifestazione di chiusura della campagna per il NO del 1988 che riunì un milione di persone. La mobilitazione di venerdì 25 ottobre si è svolta anche nelle città grandi e piccole di tutto il paese e ha avuto luogo una settimana dopo la dichiarazione dello stato di emergenza, la militarizzazione delle strade e il coprifuoco imposto dal governo Piñera. Un totale di oltre due milioni di persone sono scese in piazza contro il regime in tutto il
...Cile – L’aumento del biglietto scatena un’insurrezione popolare
Il governo del capitale in Cile ha dichiarato guerra ai poveri. Ha dichiarato lo stato di emergenza e il coprifuoco nelle principali città, una misura che non era stata vista dal 1987, ai tempi della dittatura. Ci sono già stati undici morti. L’immensa rivolta popolare ha messo gravemente in difficoltà il governo che reagisce in maniera disperata. È in atto una mobilitazione storica mai vista dalle proteste che portarono alla caduta del dittatore Pinochet.
Portogallo – Le elezioni inaugurano un nuovo periodo d’instabilità politica
Dopo due settimane dalle elezioni parlamentari, il nuovo governo formato del PS (Partito Socialista), vincitore delle consultazioni, entrerà ufficialmente in carica questa settimana. Se questo è un dato certo, non è altrettanto chiaro in che misura e come, i potenziali “alleati” del PS (Bloco de Esquerda, coalizione Partito Comunista e Verdi, PAN, LIVRE) sosterranno questo governo, soprattutto il BE. Esclusa la possibilità di una “geringonça” (alleanza) identica a quella del 2015 e di un accordo scritto di governo, le negoziazioni tra il PS e gli altri partiti, sulle singole leggi e i singoli bilanci da approvare, continueranno nel corso di tutta la legislatura.
Scoppia la rivoluzione in Libano: abbasso il regime corrotto!
Un potente movimento rivoluzionario è scoppiato in Libano, che sta coinvolgendo tutto il paese e cambiando radicalmente la situazione politica.
Catalogna – La frusta della reazione fa ripartire le proteste repubblicane
L’altro ieri, 14 ottobre, la Corte suprema spagnola ha condannato dodici prigionieri politici catalani coinvolti nel referendum dell’ottobre 2017, tra cui nove ex ministri, il Presidente del parlamento catalano e due leader della società civile molto popolari. Il processo è durato quasi due anni, durante i quali nove di loro sono stati detenuti in custodia cautelare. Come previsto, le condanne sono state dure: tra i nove e i tredici anni di carcere per i nove detenuti in custodia cautelare, e multe e inibizione dai pubblici uffici per gli altri tre.
La TMI respinge le condanne di reclusione per i prigionieri politici catalani
Nove prigionieri politici catalani, detenuti in custodia cautelare da quasi due anni, sono stati condannati a lunghe pene detentive da 9 a 13 anni dalla Corte suprema spagnola per sedizione e abuso di fondi pubblici. E quale sarebbe il loro “crimine”? L’organizzazione del referendum sull’indipendenza catalana del 1 ottobre 2017. Questa è una sentenza scandalosa e non democratica che rivela il marciume del regime spagnolo del 1978. La Tendenza marxista internazionale rifiuta queste scandalose sentenze e invita le forze del movimento operaio, socialiste e democratiche del mondo a mobilitarsi contro di esse con tutte le loro forze.
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