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Brasile – Un hacker minaccia un compagno dirigente di Esquerda marxista e la sua famiglia
La sezione brasiliana della Tendenza Marxista Internazionale ha subito un attacco online da parte di un individuo anonimo, che voleva mettere a tacere le nostre idee rivoluzionarie. La TMI desidera inviare il nostro pieno sostegno e solidarietà ai compagni brasiliani di Esquerda Marxista e al compagno Johannes Halter, che hanno subito minacce personali, nonchè nei confronti della sua famiglia. Chiediamo a tutti i nostri lettori di sostenere la campagna inviando messaggi di solidarietà a contato@marxismo.org.br.
In Bielorussia, la destra sta portando il movimento in un vicolo cieco: c’è un’altra strada?
Mentre la situazione in Bielorussia è in evoluzione, i nostri compagni in Russia e in Bielorussia invitano ancora una volta la classe lavoratrice a prendere il controllo del proprio destino con metodi e organismi di lotta indipendenti.
Dichiarazione sulla situazione in Bielorussia – Perché le masse non credono più al regime di Lukashenko?
Di seguito troverete una dichiarazione, scritta dai nostri compagni in Russia e in Bielorussia (qui l’originale) sugli avvenimenti in pieno svolgimento in Bielorussia. Per uno sciopero generale politico! Abbasso il regime di Lukashenko! Per il socialismo e la vera democrazia!
Libano – L’esplosione a Beirut scuote il regime corrotto
L’articolo di Alan Woods, pubblicato lo scorso 5 agosto su marxist.com, delinea il contesto in cui è avvenuta la devastante esplosione al porto della capitale libanese e traccia le possibili conseguenze, tra cui la principale è lo sviluppo di un poderoso movimento di massa contro il regime a cui stiamo assistendo in queste ultime ore.
Università marxista internazionale 2020 – La forza delle idee!
L’Università marxista è finita così come è iniziata: con uno straordinario entusiasmo rivoluzionario! Nel corso di questo evento, quasi 6500 persone si sono registrate da più di 115 Paesi; la sessione di apertura è stata visualizzata 10.000 volte; e sono stati raccolti più di 250.000 euro di offerte. È stato il più grande evento marxista internazionale a recente memoria, con il più alto livello di discussione politica che si possa trovare.
Pakistan – Il compagno Amin da Karachi vittima di un’ondata di rapimenti volta a schiacciare il dissenso
Mentre la crisi economica in Pakistan si dirige verso una catastrofe, con milioni di persone gettate nell’estrema povertà e a rischio della vita a causa della fame e delle privazioni, anche la repressione statale sta raggiungendo livelli senza precedenti. Ogni modalità di espressione di dissenso e rabbia viene strangolata. L’attivista della Progressive Youth Alliance, il compagno Amin, è una delle tante persone rapite da questo stato brutale. Rilasciate Amin!
Serbia: le proteste e la violenza dello stato rivelano la crisi del regime di Vučić
Una settimana dopo aver celegrato una schiacciante vittoria elettorale, il regime del presidente Aleksandar Vučić e del Partito progressista serbo si trovano ad affrontare un crescente scontento e disordini. Ci sono molte ragioni legittime per questi disordini. La maggior parte della popolazione è arrabbiata per la gestione della crisi del COVID-19, pessima e criminale, ed è profondamente preoccupata per l’imminente disastro economico. In autunno, quasi 300mila lavoratori potrebbero perdere il lavoro. Tuttavia, le proteste che scoppiano in tutto il paese sono per lo più amorfe, di dimensioni relativamente ridotte e senza chiare richieste. Ciò facilita i provocatori della destra e una
...La morte del movimento di massa a Hong Kong
La scorsa settimana, il governo cinese ha drasticamente ridotto i diritti democratici dei cittadini di Hong Kong imponendo sul territorio una nuova “Legge sulla sicurezza nazionale”. In un modo o nell’altro, il regime cerca disperatamente di porre fine al modello “Un Paese, due Sistemi” e ottenere su Hong Kong e sulla sua popolazione lo stesso controllo che Pechino esercita sul paese nel suo insieme.
David Harvey contro la rivoluzione: la bancarotta del “marxismo” accademico
David Harvey è un professore universitario e un geografo che si definisce marxista. Le sue serie di video-conferenze sul Capitale sono state viste da centinaia di migliaia di persone, una nuova generazione di giovani che si sono interessati al marxismo sulla scia della crisi del 2008. Per questi motivi, la sua recente affermazione di essere contrario al rovesciamento rivoluzionario del capitalismo ha logicamente suscitato scalpore.
“È solo l’inizio”. La zona occupata di Seattle e lo sciopero dei portuali del 19 giugno
Il 19 giugno, l’International Longshore and Warehouse Workers Union (ILWU, il sindacato dei portuali), un sindacato combattivo di 42.000 membri, ha chiuso 29 porti lungo la costa occidentale degli Stati Uniti e del Canada, per mezzo di uno sciopero di 8 ore dei lavoratori. Lo sciopero è stato organizzato per dimostrare la solidarietà del movimento operaio con le vite dei neri dopo l’omicidio di George Floyd ad opera della polizia di Minneapolis, e si è tenuto il 19 giugno, anniversario dell’emancipazione degli ultimi schiavi degli Stati Uniti nel 1865.
Stati Uniti: cosa deve fare la classe operaia per mettere fine al terrore poliziesco?
Nelle ultime settimane, gli Stati Uniti si sono avvicinati più che in qualsiasi altro momento a un chiaro sconvolgimento rivoluzionario. L’omicidio razzista di George Floyd da parte della polizia di Minneapolis ha innescato un movimento di proporzioni enormi, liberando decenni di malcontento che si era accumulato e giungendo perfino a livelli insurrezionali in molte città. L’ondata di proteste si è moltiplicata in modo esponenziale nelle ultime due settimane, con quasi 1.400 tra città, piccoli centri e aree suburbane che hanno assistiti a presidi e manifestazioni.
La rivolta scuote gli USA: raccogliendo tempesta
«E poiché hanno seminato vento, raccoglieranno tempesta.» (Osea, 8:7)
Le scene drammatiche provenienti dagli USA hanno scioccato l’opinione pubblica e hanno avuto un riverbero in tutto il mondo. Nelle strade di molte città americane, un gran numero di lavoratori e giovani sono passati all’azione. Uno stato d’animo di rabbia bruciante e incontrollabile si è impadronito della popolazione
Usa: che fare dopo che la frusta della reazione non è riuscita a intimidire le masse?
Negli ultimi due anni, sono sono stati uccisi dalla polizia più neri americani rispetto agli americani uccisi in combattimento in Afghanistan negli ultimi 18 anni. Negli ultimi tre anni sono stati uccisi dalla polizia più neri americani di quante persone siano state uccise negli attacchi dell’11 settembre 2001. Se a questo aggiungiamo una devastante crisi economica e una pandemia, è facile capire perché si sia raggiunto un punto critico in cui la rabbia e l’umiliazione accumulate nei secoli si riversano oggi per le strade.
Lo scontro tra i capitalisti nella ricerca del vaccino per il Covid-19
Visti imiliardi di dollariinvestiti per la creazione di un vaccino per il Covid-19, gli imperialisti sono solo interessati a proteggere la loro proprietà intellettuale e a regolare i conti tra di loro. Nel frattempo, organismi globali come l’OMS rivelano ulteriormente la loro impotenza di fronte a questa emergenza sanitaria pubblica internazionale.
ASSEMBLEA – “It aint a riot, it’s a revolution” in collegamento da Minneapolis
L’assassinio di George Floyd da parte della polizia di Minneapolis ha scatenato una furiosa ondata di proteste in tutti gli Stati Uniti. Trump ha attaccato e provocato il movimento, ma le forze repressive hanno perso il controllo in diverse città.
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