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  • Cile – La mobilitazione del voto operaio e popolare sconfigge il candidato pinochettista

    l candidato di Apruebo Dignidad, Gabriel Boric, ha vinto le elezioni presidenziali con il 56% dei voti. In termini assoluti, si tratta di una maggioranza record, con circa 4,6 milioni di voti per Boric, che lo pone quasi 1 milione di voti davanti al candidato filo-Pinochet, Juan Antonio Kast, che ha ottenuto il 44%.

  • Giù le mani dalla rivoluzione in Kazakhstan!

    Pubblichiamo la traduzione di una dichiarazione, scritta ieri, 8 gennaio, dai compagni russi della Tendenza Marxista sulla situazione attuale in Kazakistan. Leggi l’originale qui. Clicca qui per la nostra analisi della situazione, e qui per un

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  • Serbia: i manifestanti respingono la legge reazionaria – La lotta deve continuare!

    l 27 novembre scorso sono scoppiate le proteste contro gli emendamenti alla legge sul referendum – che eliminano il quorum del 50% dei cittadini adulti per garantire la validità di un referendum – e a quella sugli espropri – che rende più facile per lo stato espropriare la proprietà privata della famiglie della classe operaia. Tutto ciò viene dichiarato “nell’interesse pubblico” – con cui, ovviamente, si intendono gli interessi delle grandi imprese.

  • Honduras – Storica vittoria elettorale delle masse a 12 anni dal golpe

    Xiomara Castro, candidata del partito Libre (Partito della libertà e della rifondazione), forza trainante della coalizione d’opposizione, ha vinto le elezioni in Honduras. Il regime instaurato dal golpe del 2009 è stato rovesciato. Con il 40% dei voti conteggiati, Xiomara è in testa con il 53,61% contro il 33,87% di Nasry Afura (soprannominato “Papi a la orden” – il “Papi dell’ordine”) del Partito nazionale, il candidato che rappresenta la continuità del golpe.

  • Variante Omicron: una minaccia creata dal capitalismo

    È emersa una nuova e preoccupante variante del COVID-19, denominata B.1.1.529 o anche Omicron. Questo ceppo è il prodotto inevitabile dello sconsiderato inseguimento degli interessi a breve termine del capitalismo, che stanno allungando questo incubo pandemico, che sembra senza fine.

  • Elezioni in Cile – La destra pinochettista alza la testa: come si può fermare Kast?

    Il candidato di estrema destra, Jose Antonio Kast, va al secondo turno con una maggioranza relativa del 28%. Gabriel Boric, di Apruebo Dignidad (coalizione del Frente Amplio con il Partito Comunista) ha ottenuto il 26%, una differenza di 150.000 voti.

  • India: i contadini sconfiggono Modi!

    Dopo una battaglia durata un anno, i contadini indiani alla fine hanno avuto la meglio sul governo di destra di Modi e su tutti i suoi protettori capitalisti, ottenendo un ritiro delle tre leggi reazionarie che erano state approvate sull’agricoltura. È una grande vittoria per i contadini, ottenuta grazie a una lotta coraggiosa tenuta viva con tenacia dal settembre del 2020.

  • Sciopero dei metalmeccanici a Cadice – Una “lotta simbolo” per tutta la classe operaia spagnola, che deve vincere!

    La classe operaia del settore metallurgico a Cadice sta combattendo una battaglia magnifica in difesa del potere d’acquisto dei salari, una battaglia che è una fonte di ispirazione per tutti i lavoratori dello Stato spagnolo.

  • Sudan – L’ultimo avvertimento

    Lo scorso 17 novembre, è stato finora il giorno più sanguinoso da quando è avvenuto il colpo di stato in Sudan. Un corteo a livello nazionale è stato accolto con la più micidiale repressione mai fatta dalle forze di sicurezza. Questo massacro deve essere un ultimo monito alle masse: solo l’autodifesa armata con ogni mezzo necessario può garantire una vittoria alla Rivoluzione sudanese.

  • Nel mondo si muore di fame, ma ci sarebbe abbondanza di cibo per tutti

    Attualmente 800 milioni di persone non mangiano una quantità di cibo sufficiente, e 45 milioni sono sull’orlo di morire di fame. Questo è un atto di accusa impressionante nei confronti di una società nella quale i più ricchi hanno guadagnato 4.000 miliardi di dollari durante il primo anno di pandemia globale.

  • COP26: il capitalismo può salvare il pianeta?

    Domenica 31 ottobre si sono ufficialmente aperti i negoziati per la COP26, l’ultima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Ospitata a Glasgow, Boris Johnson ha accolto i capi di stato da tutto il mondo per due settimane di trattative, dibattiti e conferenze stampa. Erano anche presenti i leader di alcune aziende per presentare le loro idee su come affrontare il cambiamento climatico. In questo articolo, scritto alla vigilia del summit, si evidenzia come la Cop26 sia ben lontana dal rappresentare un punto di svolta.

  • Cuba e la provocazione reazionaria del 15 novembre: come difendere la rivoluzione?

    La manifestazione convocata dalla cosiddetta piattaforma Arcipelago per il 15 novembre è chiaramente una provocazione reazionaria che serve gli interessi dell’imperialismo. Cuba si trova alle prese con una situazione economica estremamente grave. Gli organizzatori del corteo di oggi 15 novembre (che è stata vietata dalle autorità) intendono trarne vantaggio per lanciare un processo che, sperano, porterà al rovesciamento della Rivoluzione cubana, alla restaurazione del capitalismo e alla distruzione dell’economia pianificata. Davanti a questa situazione, noi dobbiamo porci chiaramente e inequivocabilmente in difesa della Rivoluzione cubana.

  • Portogallo – La fine della “geringonça” e i compiti della sinistra

    La bocciatura della proposta di legge di bilancio è segnale di un cambiamento qualitativo nella situazione politica del Portogallo. Le elezioni anticipate del prossimo anno si svolgeranno in un contesto politico molto differente da quello precedente. Dopo sei anni di collaborazione del BE [Blocco di Sinistra N.d.R.] e del PCP [Partito Comunista Portoghese N.d.R.] con il governo PS [Partito Socialista N.d.R.], la geringonça (accordo di governo tra PS, BE e PCP) è morta. In questo momento i comunisti e i blocchisti [membri del Blocco di Sinistra N.d.R.], accusati di aver fatto cadere il governo, si trovano in una situazione difficile.

  • Striketober negli Usa: il gigante dormiente del movimento operaio inizia a scuotersi

    Gli Stati Uniti hanno visto uno ‘Striketober’ [ottobre di sciopero] di lotte sindacali in tutta una serie di settori: dalla sanità all’edilizia, dalla lavorazione del legno all’estrazione del carbone, mezzi di comunicazione, produzione di snack e di cereali. In questo mese, un totale di 100.000 lavoratori hanno votato per lo sciopero.

  • Scarsità e “colli di bottiglia” smascherano l’anarchia del sistema capitalista

    L’economia mondiale arranca da mesi verso il caos. I negozi esauriscono i beni di consumo, le stazioni di servizio restano senza combustibile, i prezzi dell’energia schizzano alle stelle e i principali porti occidentali sono intasati da file interminabili di navi incolonnate, che a volte devono aspettare addirittura intere settimane prima di poter scaricare. Proprio mentre ci raccontano che la crisi del covid è finita e la vita sta tornando alla normalità, il mercato mondiale vive lo strascico di una serie di crisi convergenti.