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  • Elon Musk vuole prendersi Twitter: nazionalizzare i social media!

    Il 25 aprile Twitter ha annunciato che il suo consiglio di amministrazione avrebbe accettato una proposta di 44 miliardi di dollari da parte di Elon Musk per comprare l’azienda di social media. In attesa dell’approvazione da parte degli azionisti, l’accordo dovrebbe essere finalizzato nei prossimi tre o sei mesi. Musk, attualmente la persona più ricca della Terra, con un patrimonio netto di 259 miliardi di dollari, arriverebbe così a possedere uno dei siti di social media più influenti al mondo, usato quotidianamente da oltre 200 milioni di persone.

  • La guerra per procura dell’imperialismo USA: combattere la Russia fino all’ultima goccia di sangue ucraino

    “Non siamo in guerra solo per sostenere gli ucraini. Siamo fondamentalmente in guerra con la Russia, anche se per procura, ed è importante che la vinciamo”, ha affermato il deputato statunitense Seth Moulton durante un’apparizione a Fox News. Forse è stato più franco di altri, ma il messaggio è arrivato forte e chiaro dai rappresentanti ufficiali dell’amministrazione Biden. Alla domanda su cosa potrebbero considerare gli Stati Uniti come un ​​successo nella guerra, il segretario alla Difesa di Biden, Lloyd Austin ha detto “vogliamo vedere la Russia indebolita”.

  • Sri Lanka – La controrivoluzione provoca un’esplosione sociale

    Lunedì 9 maggio avvenimenti drammatici hanno scosso lo Sri Lanka. Dopo mesi di sconvolgimenti a livello economico e settimane di mobilitazioni di massa nelle strade, il Primo Ministro Mahinda Rajapaksa ha fatto una scommessa disperata per ristabilire l’ordine e salvare la propria carriera politica. Ma la sua repressione brutale gli si è ritorta contro in modo drammatico. Al calar della notte, Mahinda si doveva nascondere in una base navale, mentre decine di residenze di parlamentari erano date alle fiamme. Alla fine della giornata, otto persone erano morte, tra cui un parlamentare e due agenti di polizia, e gli ospedali erano pieni di feriti.

  • L'imperialismo oggi e il carattere di Russia e Cina

    Pubblichiamo un documento scritto nel 2016 dalla direzione della Tmi come parte di una discussione sul ruolo dell'imperialismo oggi e sul carattere di Cina e Russia. Pensiamo che possa servire a chiarire le questioni che sono state sollevate in relazione all'invasione russa dell'Ucraina.

  • Irlanda del Nord: la vittoria di Sinn Féin è un colpo storico all’unione!

    Nelle elezioni per l’Assemblea dell’Irlanda del Nord il Sinn Féin si è imposto come primo partito. Con un ragguardevole 29% dei primi voti di preferenza rispetto al 21,3% del Partito unionista democratico (Dup nella sigla inglese), il divario è stato persino più ampio del previsto. A poche ore dalla chiusura dei seggi, l’hashtag #UnitedIreland stava già spopolando su Twitter. Questo risultato è un altro, devastante colpo al prestigio dell’imperialismo britannico e l’ennesimo strappo nel già sfilacciato tessuto del cosiddetto “Regno Unito”.

  • Giornalista palestinese uccisa da Israele: è un crimine di guerra!

    Shireen Abu Akleh, 51 anni, giornalista palestinese di Al Jazeera, è stata uccisa dall’esercito israeliano ieri mattina presto, mentre copriva come inviata un raid nel campo profughi di Jenin, nella Cisgiordania occupata. Questo omicidio a sangue freddo di una giornalista – un crimine di guerra secondo la Convenzione di Ginevra – mette ulteriormente a nudo la brutalità dello Stato israeliano e l’ipocrisia dei suoi alleati imperialisti.

  • Cina – Lockdown a Shanghai: il capitalismo non può contenere il COVID

    Non molto tempo fa, il regime del Partito Comunista Cinese (PCC) ostentava con orgoglio i propri successi nel contenimento della pandemia di COVID-19 rispetto a gran parte del resto del mondo. Ora, però, uno dei suoi maggiori centri economici, Shanghai, soffre un’impennata della variante Omicron, aggravata da gravi errori causati dalla malgestione burocratica.

  • Le origini della società di classe

    Quando guardiamo al mondo di oggi e vediamo miliardi di persone tormentate dalla povertà, dall’asservimento e dall’oppressione, è facile presumere che questi orrori abbiano accompagnato l’umanità per tutta la sua esistenza. Dopotutto, per migliaia di anni, re, filosofi e sacerdoti ci hanno detto che è sempre stato nella natura degli esseri umani soffrire questi mali. Uno studio serio del nostro lontano passato, tuttavia, dimostra il contrario. Per quasi tutta la nostra esistenza come specie, abbiamo vissuto in gruppi comunisti di cacciatori-raccoglitori, senza signori o padroni di alcun tipo.

  • USA: La Corte suprema va all’assalto del diritto di aborto – Rispondiamo con la lotta di classe!

    Un’altra bomba senza precedenti ha scosso il mondo già polarizzato della politica e della lotta di classe in America. In una nota interna fatta trapelare all’esterno, redatta dal giudice della Corte Suprema Samuel Alito, la maggioranza di quell’organo reazionario delinea l’intenzione di ribaltare la sentenza Roe v. Wade, la storica decisione del 1973 che ha stabilito che la Costituzione degli Stati Uniti protegge la libertà della donna incinta di scegliere di abortire senza eccessive restrizioni governative. Ora, come parte della manovra cinica di un settore della classe dominante per deviare la guerra di classe verso la cosiddetta “guerra culturale”, quello che dovrebbe essere un

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  • Amazon Labor Union e il risveglio della classe operaia americana

    L’ondata di sindacalizzazione negli Stati Uniti sta entusiasmando e ispirando gli operai di tutto il mondo. Il primo magazzino Amazon di Staten Island, New York, è ora rappresentato dal sindacato indipendente American Labor Union. Ogni settimana decine e decine di bar Starbucks fanno domanda per unirsi al sindacato Starbucks Workers United. Un primo gruppo di lavoratori di un Apple Store si è tesserata ai Communication Workers of America. Finora il solo 2022 ha visto 589 sindacati registrarsi presso il National Labor Relations Board (Consiglio nazionale per i rapporti di lavoro, un’agenzia

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  • Crisi in Ucraina: Biden soffia sul fuoco della guerra

    In un annuncio shock, il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato ai media russi di stato: “La NATO, in sostanza, è impegnata in una guerra di procura con la Russia e sta armando quel ‘procuratore’“. In un tono insolitamente acceso, ha accusato la NATO di combattere una guerra per procura fornendo aiuti militari all’Ucraina, proprio in un momento in cui i ministri della difesa occidentali si sono riuniti, ospitati dagli Stati Uniti, in Germania per una serie di colloqui, al fine sostenere l’Ucraina in quello che un generale statunitense ha chiamato un periodo “molto critico”.

  • L’ascesa del Mugimendu Sozialista nei Paesi Baschi

    Lo sviluppo di un movimento giovanile comunista di massa, come quello promosso dal Mugimendu Sozialista nei Paesi Baschi (Euskadi), che difende il carattere internazionale del socialismo, è uno sviluppo straordinario che noi compagni della Corrente Marxista Internazionale consideriamo con grande interesse e simpatia. Pubblichiamo un breve articolo sulle caratteristiche di questo movimento e sul suo attuale sviluppo.

  • Grecia – Bilancio e prospettive dello sciopero generale del 6 aprile

    Mercoledì 6 aprile, centinaia di migliaia di lavoratori in tutta la Grecia hanno risposto all’appello della Confederazione generale dei lavoratori greci (GSEE – la confederazione dei lavoratori del settore privato) e della Confederazione dei dipendenti pubblici (ADEDY) per l’adesione a uno sciopero generale di 24 ore. Decine di migliaia di lavoratori, insieme a cittadini comuni, disoccupati e giovani, hanno partecipato ai cortei organizzati in oltre 70 città.

  • La guerra in Ucraina: realtà e finzione

    La principale peculiarità dell’attuale guerra in Ucraina è che si trova completamente eclissata da una guerra mediatica senza precedenti. Di conseguenza, gli animi si sono parecchio surriscaldati, ma è stata fatta ben poca luce sui fatti. In effetti, il suo principale obiettivo non è informare, ma nascondere la situazione reale. E bisogna ammettere che ha avuto un notevole successo.

  • Elezioni in Francia: né Macron, né Le Pen!

    Il risultato del primo turno delle elezioni presidenziali in Francia conferma ciò che Macron e i suoi sostenitori auspicavano e preparavano da tempo. Nel 2017, al secondo turno , Macron vinse con il il 66% contro la  Le Pen, la candidata di estrema destra del Front National (ora ribattezzato in Rassemblement National). Milioni di elettori che avevano votato al primo turno Mélenchon (France Insoumise) o Hamon (Parti socialiste) si erano mobilitati in favore di Macron al secondo turno per “sbarrare la strada all’estrema destra”. Da cinque anni, l’attuale capo di stato punta a ripetere questo scenario.