Italian

  • Italia: Crisi di sistema - Un bilancio delle elezioni politiche del 24-25 febbraio

    Una crisi di sistema. É questo il dato che ci consegnano le elezioni del 24-25 febbraio. Ne parla preoccupato il Wall Street Journal, secondo cui “nonostante le preoccupazioni dei mercati, le elezioni italiane hanno prodotto il peggior esito possibile”. Piuttosto allarmato è anche il Financial Times, che titola un suo editoriale del 26 febbraio “L’Italia fa un passo verso l’ignoto”.

  • Italia: Rifondazione comunista dopo il voto

    La sconfitta di Rivoluzione civile e di Rifondazione comunista, che ne è stata parte fondante, ha dimensioni senza appello. Non basta quindi un sussulto d’orgoglio o uno sforzo volontaristico per mettersela alle spalle e tracciare una prospettiva credibile. È necessario invece andare alla sua radice originaria e rileggere, alla luce dei dati reali, una realtà che, con ogni evidenza, il gruppo dirigente del nostro partito da tempo non era più in grado di vedere.

  • I padroni hanno tre candidati - Ai lavoratori serve una vera sinistra

    Tre candidati padronali. Se si osserva superficialmente il dibattito politico non parrebbe proprio che sia così, dato che  Monti, Bersani e Berlusconi se le danno di santa ragione sui principali canali televisivi.

  • Xi Jinping e il futuro della Cina

    Xi-Jinping, poco conosciuto in Occidente, sarà il presidente della Cina per i prossimi dieci anni, o per lo meno lo sarà se riuscirà a tenere chiuso il coperchio della pentola ribollente di rabbia che è diventata la Cina di oggi. Il nuovo primo ministro è Li Keqiang, che era dato come successore più probabile, sponsorizzato dal Presidente uscente.

  • Il Partito comunista francese e la guerra in Mali

    L’intervento militare in Mali ha impegnato la Francia in una nuova guerra imperialista. Dietro alle motivazioni ufficiali, mira a proteggere ed estendere le posizioni economiche e strategiche del capitalismo francese nella regione. Oltre alle sue risorse naturali – attuali e potenziali - il Mali, terzo produttore africano di oro, è circondato da diversi paesi dove grandi gruppi francesi come Total e Areva, hanno forti implicazioni.

  • Solidarietà alla lotta di Pomigliano - Per la difesa dei sindacati di classe

    La Tendenza marxista internazionale (Tmi), di cui Falcemartello fa parte, ha lanciato questo appello in una sua riunione a Parigi tenutasi a fine gennaio. Lo facciamo nostro e volentieri lo rilanciamo.

  • Grecia - Solidarietà ai lavoratori della Vio.Me, fabbrica senza padroni

    I lavoratori della " VIOMIHANIKI METALLEYTIKI" (Vio.Me.) di Salonicco, una fabbrica di materiale edile, hanno preso una decisione importante per l'intero movimento operaio. Hanno riaperto nella fabbrica abbandonata che il padrone voleva chiudere, sotto il loro controllo e la loro gestione. Contemporaneamente rivolgono un appello a tutti i lavoratori del paese, per organizzarsi democraticamente e produrre in tutte le fabbriche del paese seguendo il loro esempio e per promuovere una politica sciopero generale ad oltranza!

  • Pakistan - Meravigliosa vittoria dei lavoratori della Coca Cola International

    La Coca Cola International è uno dei più famosi monopoli al mondo nel settore delle bevande. La compagnia ha ampliato la sua rete commerciale in ogni parte del mondo. La compagnia produce profitti maggiori del PIL di molti tra i cosiddetti "paesi del terzo mondo". Tuttavia, questi enormi profitti si basano sullo sfruttamento dei lavoratori. Al fine di migliorare il suo tasso di profitto, i manager della Coca Cola usano politiche antioperaie e le forze repressive dello stato per attaccare i diritti dei lavoratori.

  • Tunisia: Serve una seconda rivoluzione!

    La mattina del 6 febbraio, Chokri Belaïd, un importante leader della sinistra tunisina, è stato assassinato davanti alla sua casa a Tunisi. Migliaia di persone sono scese in piazza e hanno attaccato gli uffici del partito al governo, Ennahda, ritenuto responsabile dell'assassinio. Uno sciopero generale è stato convocato per oggi, 8 febbraio.

  • Spagna: corruzione, crisi capitalista e crisi di regime

    Il 31 gennaio il quotidiano spagnolo El Paìs ha pubblicato alcuni documenti che dimostrano come i vertici del Partito Popolare, attualmente al potere, abbiamo ricevuto pagamenti regolari e in contanti dal partito. Quei soldi erano donazioni illegali provenienti da grandi imprenditori, particolarmente del settore edilizio e della sicurezza privata.

  • Venezuela, 23 gennaio: le masse si mobilitano per difendere la rivoluzione

    Mercoledì scorso Caracas è stata nuovamente teatro di una mobilitazione di massa in difesa della rivoluzione. Il 23 gennaio ricorre tra l'altro il rovesciamento della dittatura del famigerato Marcos Pérez Jiménez, avvenuta nel 1958.

  • Mali - Le avventure pericolose di Hollande

    Hollande ha deciso di mostrare i muscoli. Sulla base della “minaccia del terrorismo islamico” ha già dispiegato 1700 soldati in Mali, mentre altri ottocento sono attesi a giorni.

  • La malattia di Chavez e le provocazioni della borghesia

    La grave malattia di Hugo Chavez, presidente del Venezuela dal 1998 e rieletto con la maggioranza assoluta dei voti lo scorso 7 ottobre, apre nuovi scenari per la rivoluzione bolivariana.

  • 36° congresso del Pcf - L'analisi dei marxisti de La Riposte sul voto

    I risultati del voto dei militanti del Partito comunista francese sui testi d'orientamento del dibattito sottoposti al voto - quello della direzione e i tre testi alternativi - danno una netta maggioranza al primo, intitolato "è ora di riaccendere le luci".

  • Venezuela: i capitalisti vogliono sfruttare la malattia di Chàvez per strangolare la rivoluzione

    Sabato 8 Dicembre il presidente venezuelano Chàvez ha annunciato che si sarebbe dovuto sottoporre a un altro intervento chirurgico a Cuba. Aggiungendo che “ci sono sempre dei rischi in operazioni come questa” ha spiegato che “se dovesse succedere qualcosa che mi ostacoli (nell’esercizio della carica)”, la sua scelta per un’eventuale sostituzione cadrebbe sul vicepresidente Maduro.

  • L'Ilva di Taranto chiude: prendiamocela!

    Il 26 novembre l'ILVA ha annunciato la chiusura immediata del siderurgico di Taranto e quindi, a breve, anche quella degli stabilimenti che ne dipendono: Novi Ligure, Racconigi, Marghera e Patrica. Stiamo parlando di 12mila posti di lavoro a rischio, che salgono a 20mila considerando anche l'indotto.

  • Egitto - Rivoluzione, atto secondo

    Mentre scriviamo in piazza Tahrir sono rimaste parecchie migliaia di manifestanti, dopo la grande manifestazione di martedì 27, quando nella piazza simbolo della rivoluzione egiziana si sono raccolte centinaia di migliaia di persone al grido di: “rivoluzione”, “via il governo del murshid”( la guida suprema del movimento dei Fratelli Musulmani).

  • Il brutale attacco israeliano a Gaza e il disegno cinico di Netanyahu

    L'apparato militare israeliano ha portato a termine l'ennesima esecuzione senza alcun processo. Questa volta, l'aeronautica militare israeliana ha fatto saltare in aria mediante l'uso di elicotteri da combattimento il capo militare di Hamas Ahmed Jabari, assieme ad un certo numero di civili il cui unico crimine era quello di vivere nella “prigione a cielo aperto più grande del mondo”. Perché tutto questo sta succedendo ora?

  • L’attacco a Gaza, un altro crimine dell’imperialismo

    Da otto giorni continuano gli attacchi aerei dell’esercito israeliano su Gaza. I morti sono oltre 140, tra cui moltissimi civili, donne e bambini, e i feriti sono più di un migliaio. L’attacco di Israele è stato particolarmente feroce, dato che in soli sei giorni di conflitto Israele ha lanciato 1350 colpi. I morti in campo israeliano sono 4 (dati: aljazera.net).

  • Hobsbawm, un marxista?

    La notizia della morte di Eric Hobsbawm il 1° ottobre, ha provocato un’esplosione senza precedenti di elogi e adulazione nei media borghesi. Nelle ultime settimane, il diluvio di necrologi ossequiosi ha superato ogni limite. È stato variamente descritto come “l’intellettuale e storico britannico più letto, influente e rispettato della tradizione marxista”, “lo storico marxista più illustre della Gran Bretagna” e anche “uno degli storici più importanti del 20° secolo”.