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Egitto, Brasile, Turchia: bagliori di una rivoluzione mondiale
I drammatici eventi accaduti e che stanno accadendo in Turchia, Brasile ed Egitto sono un’indicazione cristallina che siamo entrati in una situazione completamente nuova a livello mondiale. Abbiamo bisogno di esaminare i processi fondamentali in atto, al fine di combattere ogni tendenza abitudinaria.
La seconda rivoluzione egiziana – Dichiarazione della Tendenza Marxista Internazionale
Morsi è caduto. Il magnifico movimento delle masse ha mostrato un'altra volta al mondo quale sia il vero volto del popolo egiziano. Ha dimostrato come il processo della Rivoluzione, che ormai veniva dato per concluso anche da molti a sinistra, possieda ancora immense riserve sociali.
Ted Grant: rivoluzionario e teorico marxista
Oggi, 9 luglio, ricorre il centesimo anniversario della nascita di Ted Grant, teorico marxista e fondatore della Tendenza marxista internazionale, di cui Falcemartello fa parte. Lo ricordiamo con questo articolo, pubblicato anche nel numero in corso del nostro mensile.
Egitto: la rivoluzione entra in una fase decisiva
Il 30 giugno in Egitto si è tenuta quella che la BBC ha definito la più grande manifestazione della storia dell’umanità. Milioni di persone sono scese in piazza (e ci sono rimaste) per chiedere le dimissioni di Mursi, il presidente egiziano eletto un anno fa, e ribadire quelli che erano gli obbiettivi della rivoluzione del 25 gennaio: pane, lavoro, giustizia sociale. La protesta si è svolta in tutto l’Egitto, dal Cairo (piazza Tahrir e davanti ai palazzi presidenziali di Ittahadeya e di Qobba) ad Alessandria, dalle città del Delta (Mahalla, Tanta, Mansoura e Damietta) fino al sud dell’Egitto.
Turchia: importante sciopero contro il tentativo del governo di “disinnescare” il movimento
Il 5 giugno, il nono giorno del movimento di massa contro il governo autoritario e reazionario di Erdogan, è stato segnato da uno sciopero unitario da parte dei sindacati KESK e DISK, mentre vari esponenti del governo erano intenti a contenere il movimento parlando di concessioni.
Alan Woods ai lavoratori greci: solo il movimento delle masse può salvare la Grecia
Oggi, 13 giugno, si è svolto uno sciopero generale in Grecia, la cui partecipazione è stata massiccia. I sindacati lo hanno convocato in solidarietà con i lavoratori dell’ERT, l’azienda radio televisiva statale chiusa d’imperio dal governo Samaras martedì scorso.
La battaglia di Piazza Taksim
Le forze di polizia turche stanno intervenendo pesantemente in Piazza Taksim fin dalla mattinata di stamane, 11 giugno. Hanno rimosso le barricate e, con l’ausilio di gas lacrimogeni e idranti, hanno caricato più volte i manifestanti, con l’intenzione di sgomberarli dalla piazza simbolo del movimento delle masse turche. Ogni volta, centinaia di giovani e di lavoratori sono tornati ad occupare la piazza.
Abbasso Erdogan e il suo governo di ladri! Sosteniamo i lavoratori e i giovani rivoluzionari!
Il magnifico movimento dei lavoratori e dei giovani della Turchia è fonte di ispirazione per il mondo intero. Quello che era iniziata come una protesta pacifica contro il taglio degli alberi in un parco per spianare la strada per la costruzione di un centro commerciale si è trasformata in un'ondata di proteste di massa contro il feroce e reazionaria regime di Erdogan, ed ha acquisito dimensioni insurrezionali.
Turchia: movimento di massa contro il governo – ci vuole lo sciopero generale!
Il 28 maggio, appena poche decine di persone avevano impedito fisicamente i lavori al parco di Gezi per costruire un centro commerciale ed erano stati accolti dalla repressione brutale della polizia e di gruppi di teppisti paramilitari. Circondati in modo da non avere via d’uscita, e poi bombardati di gas lacrimogeni, il loro piccolo accampamento è stato distrutto e le loro tende bruciate.
Stoccolma brucia – la borghesia dovrebbe avere paura
La periferia di Stoccolma brucia ancora: Husby, Kista, Tensta, Rinkeby Fittja, Vårby, Norsborg Jakobsbergsgatan, Flemingsberg e Skärholmen. Le automobili bruciano, le finestre delle stazioni di polizia sono state distrutte e gruppi di giovani hanno bersagliato di pietre le forze dell'ordine. Tutto ciò è un sintomo dell'impasse del sistema capitalista, ed allo stesso tempo un assaggio degli eventi rivoluzionari che verranno. Una rabbia a lungo repressa ha trovato il suo disperato sfogo quando il capitalismo ha cessato di offrire ai giovani perfino la speranza di un futuro.
No all’unità nazionale
“È l’ora della pacificazione nazionale”. L’auspicio di Renato brunetta è divenuto l’augurio con cui vari commentatori hanno salutato il varo del governo Letta. In effetti, lo scenario che si apre sembra il migliore possibile per la classe dominante italiana e internazionale. Il governo Letta-Alfano (dato il ruolo del delfino del Cavaliere) in realtà è un governo del Presidente Giorgio Napolitano, rieletto per superare lo stallo totale in cui il sistema politico si era trovato dopo le elezioni del 24-25 febbraio. Al desiderio di cambiamento espresso da milioni e giovani per mezzo di quel voto, la classe dominante italiana ha fornito la risposta più sprezzante si potesse
...Frode elettorale in Waziristan, ma la lotta è appena iniziata!
La ripetizione del voto in quattro seggi del Sud Waziristan, avvenuta il 21 maggio, è stata scandalosamente truccata. Al candidato marxista Ali Wazir è stata rubata la vittoria.
Grecia: l’assemblea di lancio della Tendenza Comunista di Syriza
Venerdì 26 aprile alle 19, presso la Facoltà di Economia di Atene, si è tenuta l’assemblea di lancio della Tendenza Comunista di Syriza, con più di 100 partecipanti. Tra i presenti vi erano sia quadri di Syriza che esponenti dell'organizzazione giovanile, oltre che attivisti sindacali e veterani del Movimento operaio in Grecia.
Il marxismo e la morale
Che cosa è morale e che cosa è immorale nella lotta per la trasformazione della società? 75 anni fa Leon Trotskij scriveva il suo capolavoro “La loro Morale e la nostra”, in cui spiega che la morale è una delle componenti ideologiche chiave nella lotta di classe.
Slovenia: cade il governo, le proteste di massa continuano
Quello che fino a poco tempo fa era il “Paese modello” tra gli stati che facevano parte dell'ex Yugoslavia si trova ora nella crisi sociale più profonda della sua storia. Da mesi ormai la piccola nazione è scossa da un movimento di protesta che si dichiara “contro il sistema”. Il seguente articolo di Goran Musić ed Emanuel Tomaselli fornisce un'analisi della nascita e delle prospettive di questo movimento.
Venezuela: combattere il tentativo di colpo di stato con la mobilitazione rivoluzionaria
Ciò a cui abbiamo assistito negli ultimi giorni è stato il tentativo di un colpo di stato, come correttamente descritto dal compagno presidente Nicolas Maduro. Queste non sono esattamente proteste pacifiche di cittadini Venezuelani che credono che ci siano stati brogli elettorali, ma un piano organizzato per rovesciare il governo Bolivariano e schiacciare la rivoluzione. Come possiamo combatterlo?
Venezuela, vittoria di misura per la rivoluzione: cosa accadrà adesso?
L'articolo che rendiamo disponibile ai nostri lettori è stato pubblicato ieri sul sito della Tendenza marxista internazionale. Nelle ultime 24 ore l'opposizione ha dato seguito alle parole del suo candidato, Capriles, che non ha riconosciuto il risultato elettorale, appoggiato dagli Stati uniti. La destra ha messo in atto infatti una serie di attacchi indiscriminati alle sedi del Psuv e ai militanti bolivariani.
Per il partito di classe: Il nostro documento alla direzione di Rifondazione comunista (10 aprile 2013)
La discussione sulla sconfitta elettorale di Rivoluzione civile e sul futuro di Rifondazione comunista fin qui avvenuta va completamente ribaltata. Per il gruppo dirigente fallimentare che ancora guida il partito tutto nasce e si esaurisce nella domanda “che ne sarà di noi?”.'
Governano sempre loro
Il più grande terremoto elettorale della storia italiana si è trasformato, nel giro di poche settimane, in un grande pantano. Il tentativo di Bersani è fallito, le Camere sono senza alcuna maggioranza. Ad oggi non c’è ancora un governo che abbia la fiducia del Parlamento e continuerà così per settimane, almeno fino a quando non si eleggerà il Presidente della Repubblica.
La Thatcher è morta, la lotta contro il capitalismo continua!
Margaret Thatcher è morta. È stata a lungo, per il Partito conservatore, Primo ministro della Gran Bretagna ed una delle figure più detestate della storia del movimento operaio. Non abbiamo alcun dubbio che nei prossimi giorni il governo e la stampa di destra sprecheranno fiumi di parole nel descrivere quale persona magnifica fosse la “lady di ferro”, come avesse “salvato la Gran Bretagna”, eccetera. Noi invece diciamo: che liberazione!
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