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  • Paese basco – Migliaia di giovani in corteo per il socialismo!

    Abbiamo ricevuto questo resoconto da una compagna che ha partecipato a una delle due manifestazioni indette nei Paesi Baschi il 28 gennaio. Pensiamo che sia molto significativo che migliaia di giovani abbiano partecipato a queste manifestazioni combattive all’insegna della rivoluzione socialista. Questo movimento dovrebbe essere un’ispirazione per i marxisti rivoluzionari di tutto il mondo e ci congratuliamo con i compagni del GKS per il loro successo.

  • Gran Bretagna – Mezzo milione di lavoratori in sciopero in una enorme “giornata di azione”!

    Mercoledì scorso, primo di febbraio, c’è stata la più grande giornata coordinata di scioperi da più di un decennio, con mezzo milione di persone in sciopero. Abbiamo parlato con i lavoratori ai picchetti e alle manifestazioni in tutto il paese a proposito della loro lotta contro gli attacchi dei padroni e contro la legge antisindacale dei Conservatori.

  • La posizione dei socialisti serbi durante la Prima Guerra Mondiale

    Ripubblichiamo una lettera molto interessante scritta nel 1915 dal socialista serbo Dušan Popović a Christian Rakovsky, il grande internazionalista balcanico. La lettera venne pubblicata su Nashe Slovo (La nostra parola), un quotidiano socialista pubblicato in Francia durante la Prima Guerra Mondiale e diretto da Lev Trotskij. Riteniamo che essa contenga delle lezioni cruciali riguardo all’atteggiamento dei marxisti nei confronti della guerra imperialista e al modo nel quale le potenze imperialiste utilizzano i diritti delle nazionalità come pretesto per i loro veri obiettivi.

  • Il settimanale tedesco “Der Spiegel” si chiede: “Marx aveva ragione?”

    Nel primo numero del nuovo anno, Der Spiegel pubblica un interessante articolo che si intitola “Marx aveva ragione, dopotutto?” Pieno di osservazioni acute sullo stato del capitalismo, è un articolo sintomatico delle preoccupazioni della classe dominante. Ma le “soluzioni” che propone – idee reazionarie e utopiche basate sulla salvaguardia del capitalismo, come la “decrescita” e il keynesismo – in realtà non sono affatto soluzioni.

  • Perù: la marcia di massa su Lima e lo sciopero nazionale mettono alle corde Dina Boluarte

    Sono arrivati da tutto il Paese: dal sud e dal nord; dalle regioni costiere e dalla giungla amazzonica, molti di loro di lingua aymara e quechua; operai, contadini e giovani studenti; tutti uniti a Lima con un unico obiettivo: far cadere il presidente illegittimo Dina Boluarte, insediatosi dopo il golpe del 7 dicembre contro Pedro Castillo.

  • Francia – Un milione in piazza allo sciopero nazionale contro l’attacco di Macron alle pensioni!

    Nelle strade della Francia, c’erano più di un milione di persone oggi [ndt, articolo scritto il 19 gennaio], in più di 200 manifestazioni, come parte dello sciopero nazionale contro l’ultimo attacco alle pensioni da parte del presidente Emmanuel Macron. Lavoratori delle ferrovie, dei trasporti di Parigi, delle raffinerie di petrolio e dei mezzi di comunicazione, insieme con gli insegnanti, i lavoratori pubblici, gli autisti dei camion e i bancari, tutti sono scesi in corteo in protesta contro i piani di Macron di aumento dell’età pensionabile. Il potenziale per uno scontro decisivo esiste, ma i dirigenti del movimento operaio saranno all’altezza?

  • Perù – Il movimento di massa prepara la marcia su Lima

    Questa è una settimana cruciale per il movimento contro il golpe in Perù. Nonostante la repressione brutale e continua, i lavoratori, i contadini e gli studenti in lotta contro il presidente illegittimo Dina Boluarte hanno continuato a lottare. La confederazione sindacale del paese, la CGTP, ha convocato uno sciopero nazionale per il 19 gennaio e colonne di manifestanti stanno convergendo sulla capitale Lima.

  • URGENTE: libertà per il segretario generale della CGTP di San Martin e per altri 14 arrestati in Perù!

    Il governo illegittimo di Dina Boluarte ha dichiarato lo stato di emergenza in diverse regioni e il coprifuoco a Puno di fronte alle continue proteste contro il colpo di Stato.

  • Perù – Il movimento di massa degli operai e dei contadini si oppone al golpe capitalista nonostante la repressione brutale

    A un mese dal colpo di stato contro il presidente Castillo del 7 dicembre, il nuovo governo illegittimo di Dina Boluarte ha scatenato una brutale repressione della polizia e dell’esercizio per sedare le proteste, causando 45 morti. I lavoratori e i contadini hanno resistito al colpo di stato con manifestazioni di massa, blocchi stradali, scioperi nazionali e regionali e con la formazione di comitati di lotta in tutto il paese, in un movimento che ha il suo epicentro nei dipartimenti meridionali, più poveri e con maggiore presenza indigena. Chi c’è dietro il colpo di stato del 7 dicembre e quali sono le prospettive per il movimento di resistenza di massa?

  • È la fine della globalizzazione?

    Nel maggio del 2022, l’amministratore delegato di BlackRock ha dichiarato che “l’invasione russa dell’Ucraina ha messo fine alla globalizzazione che abbiamo conosciuto negli ultimi trent’anni”. Non ha tutti i torti: la guerra in Ucraina ha fatto esplodere i conflitti che fermentavano da tempo tra le potenze principali.

  • “Perché non c’è stata una rivoluzione?” – La necessità di una direzione rivoluzionaria

    Alcuni cosiddetti attivisti di sinistra, perfino alcuni sedicenti marxisti, spesso esclamano con disperazione e frustrazione: “guarda quanto sono terribili le cose, perché non c’è ancora stata una rivoluzione?” Come spiega Alan Woods in questo articolo, coloro che pongono tali domande non hanno alcuna comprensione della coscienza delle masse, né del metodo dialettico, che i marxisti usano per penetrare al di sotto dell’apparenza superficiale della società, verso la crescente tensione sottostante. Questo articolo, originariamente apparso nel numero 37 della rivista ...

  • Brasile – Contro la destra golpista, unità, mobilitazione e indipendenza di classe!

    L’invasione del Congresso Nazionale, del Palazzo del Planalto e della Corte Suprema avvenuta ieri (8 gennaio) da parte di gruppi bolsonaristi – che si oppongono al risultato elettorale e invocano l’intervento militare – deve essere fermamente respinta e combattuta dal movimento operaio, popolare e studentesco.

  • Brasile – Combattere la teppa reazionaria bolsonarista con la mobilitazione della classe operaia

    Migliaia di sostenitori di Bolsonaro hanno preso d’assalto oggi (ieri ndt) il Congresso, la presidenza e l’Alta Corte Federale a Brasilia, la capitale del Paese, chiedendo l’intervento militare.

  • Nuovo podcast dellaTMI: International Marxist Radio, in arrivo nel 2023!

    La redazione di marxist.com è entusiasta di annunciare il lancio di una nuova serie di podcast settimanali a partire dall’inizio del 2023 (in lingua inglese). Preparatevi a sintonizzarvi su International Marxist Radio, il podcast ufficiale della Tendenza Marxista Internazionale, per le migliori notizie, teorie e analisi rivoluzionarie. Clicca qui per abbonarti su Spotify...

  • Perù: la farsa delle elezioni anticipate non risolve nulla

    La montagna ha partorito un topolino. Ieri il Congresso peruviano è tornato a prendere in considerazione la questione delle elezioni anticipate, opzione che aveva respinto venerdì scorso. Quando Dina Boluarte ha preso illegittimamente il posto del presidente Castillo, ha annunciato che sarebbe rimasta in carica fino al 2026, ma ora ciò è diventato insostenibile. È evidente che una parte della classe dominante peruviana ha capito che deve riformare il sistema politico per cercare di placare l’enorme ondata di indignazione scatenata dal golpe parlamentare contro il presidente Castillo il 7 dicembre.