Campagna per un congresso straordinario del Labour: il controllo del partito deve tornare agli iscritti!

Il giro di vite della destra laburista contro la democrazia nel partito continua a ritmo sostenuto. Allo stesso tempo, la campagna per un congresso straordinario immediato sta guadagnando consensi. È ora di “Levarsi come leoni”. Ripristiniamo la democrazia! Congresso straordinario subito!


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La campagna per un congresso straordinario immediato del partito laburista è stata ufficialmente lanciata lunedì 8 febbraio. Nelle settimane successive, la campagna è andata sempre più rafforzandosi.

L’ operazione ha occupato i titoli dei giornali il giorno in cui è stata lanciata, con copertura in una serie di pubblicazioni di spicco, come l’Huffington Post e l’Independent.

Sostenuta da una coalizione di gruppi di sinistra e di sindacati – tra cui Momentum, il gruppo di parlamentari del Socialist Campaign Group, i sindacati Unite (il più grande sindacato britannico che organizza metalmeccanici, lavoratori dei trasporti e altri settori), FBU (vigili del fuoco), Bakers Union (panificatori), ‘Don’t Leave, Organize’ e Labour4Clause4, la campagna sta innervosendo parecchio la destra del partito.

Avvertendo la pressione, Keir Starmer è stato persino costretto a uscire allo scoperto e e chiarire pubblicamente che “la stragrande maggioranza del partito” lo sostiene ancora. Se è davvero così, allora perché lui e David Evans (il segretario del partito, ndt) stanno reprimendo i diritti democratici degli iscritti del Labour?

Quando è troppo è troppo!

La campagna ha trovato una forte eco tra la militanza di base laburista. Gli attivisti nelle sezioni del partito ai quattro lati del paese hanno già approvato mozioni con carattere di emergenza che chiedono al Nec (Esecutivo del partito) di organizzare un congresso straordinario.

È probabile che altre sezioni seguiranno l’esempio in vista della riunione dell’esecutivo laburista dell’11 marzo, dove la questione sarà discussa.

Per aumentare la pressione sul NEC, i sostenitori della campagna stanno organizzando una serie di incontri itineranti in tutto il paese, una vera e propria tournèe, fornendo un ambito agli iscritti del Partito Laburista per discutere la questione scottante della democrazia del partito.

Questa richiesta di democrazia è diventata ancora più rilevante alla luce dei recenti eventi, come la manovra burocratica riguardo la selezione dei candidati alle elezioni comunali di Liverpool.

Ma questa è solo l’ultima di una lunga serie di misure repressive riguardanti la democrazia all’interno del partito laburista. Dalla sospensione di Jeremy Corbyn e la successiva esclusione dal gruppo parlamentare laburista; agli attacchi agli attivisti di base e i diktat che vietano qualsiasi discussione all’interno delle sezioni: Keir Starmer, David Evans e l’ala destra stanno calpestando i membri del partito e i loro diritti democratici.

Dall’elezione di Keir Starmer, la destra è passata all’offensiva, tentando di demoralizzare e fare uscire dal partito i militanti di sinistra. Dapprima hanno estromesso ogni rappresentante della sinistra dal governo ombra. I parlamentari della sinistra come Rebecca Long-Bailey sono stati esclusi, sostituiti da esponenti di destra che erano stati in prima linea nell’attaccare Corbyn e la militanza di massa.

Poi, con una mossa senza precedenti, hanno sospeso Jeremy Corbyn. Dopo essere stata costretta a riammetterlo, la direzione ha quindi sospeso in maniera arrogante Corbyn da membro del gruppo parlamentare laburista. La destra sta chiaramente rischiando il tutto per tutto, con l’obiettivo di epurare la sinistra dal partito. Tutto questo viene giustificato per il bene dell’”unità” di partito, che non è altro che uno scherzo di cattivo gusto.

Sono le stesse persone che hanno minato la leadership di Corbyn e sabotato criminalmente le possibilità di vittoria laburista alle elezioni politiche. Preferivano un governo Tory a un governo Corbyn spostato a sinistra. Questo rivela da che parte stanno.

La destra del partito non rappresenta altro che degli infiltrati conservatori all’interno del Partito laburista, che vogliono rendere il partito affidabile per il capitalismo e tirare l’acqua al proprio mulino di burocrati.

Starmer, dichiarando che il Labour è “sotto una nuova direzione”, ha spinto il partito a destra: sostenendo i Tories attraverso “un’opposizione costruttiva”; astenendosi nelle votazioni in parlamento che consentono i crimini di guerra e le azioni repressive della polizia; e ora abbracciando la Union Jack e facendo appelli al “patriottismo”. Che ciarlatani! Keir Hardie e i pionieri del movimento laburista si staranno rivoltando nelle loro tombe.

Starmer e la destra vogliono fare del Partito Laburista un partito dell’establishment, come lo era sotto Tony Blair. Vogliono che il partito sia “affidabile” per il capitale. Per quanto riguarda la politica economica, la difesa della proprietà pubblica è stata abbandonata, sostituita da elogi sperticati per il Fondo monetario internazionale. Questa è la strada per il disastro.

Epurazione

Quando le sezioni locali del partito hanno osato sfidare questi attacchi, il nuovo segretario generale David Evans ha vietato tutte le discussioni, minacciando i militanti di sospensione o espulsione se persistevano nei loro intenti. Quando questo diktat è stato ignorato in molte sezioni, dozzine di dirigenti e segretari locali sono stati sospesi burocraticamente.

Questa è stata una dichiarazione di guerra alla sinistra perpetrata dalle stesse persone che avevano sabotato la leadership di Corbyn. “Accetta il nuovo regime o sarai cacciato!” è la loro richiesta. È chiaro che sono intenzionati a realizzare una controrivoluzione contro i membri.

Come parte di questo, stanno portando avanti una campagna per demoralizzare e cacciarne il maggior numero possibile. Angela Raynor, la vice di Starmer, si è compiaciuta del fatto che migliaia di persone potrebbero essere espulse.

Insieme a questo, gli uffici regionali del Labour hanno iniziato a intervenire e ad assumere burocraticamente il controllo di diversi circoli locali soffocando ogni opposizione. La destra sta portando avanti una politica di terra bruciata, decisa a distruggere la sinistra.

Dobbiamo riprendere il controllo del partito introducendo la selezione aperta per tutti i parlamentari laburisti. Solo in questo modo possono essere considerati responsabili davanti alla base.

E visto quello che è successo, abbiamo bisogno di un congresso straordinario per decidere chi dovrebbe essere il segretario generale e chi dovrebbe guidare il partito laburista. Solo il congresso – il più alto organo democratico del partito – può farlo.

Diciamo: quando è troppo! È ora di rimettere il potere decisionale nelle mani degli iscritti!

La tournèe di riunioni per la “democrazia reale” è già iniziata, con un stimolante incontro online organizzato dai sostenitori della campagna a Sheffield mercoledì 24 febbraio. Riunioni si sono tenute e si terranno a Liverpool, Leeds, Londra, Bristol e nelle principali città della Gran Bretagna

La tournèe culminerà in una manifestazione nazionale online per il congresso straordinario sabato 6 marzo, in cui i relatori di tutto il movimento operaio discuteranno del motivo per cui dobbiamo lottare per rivendicare la democrazia e permettere che siano gli iscritti a decidere il destino e il futuro del nostro partito.